C'era una volta, come al solito, in Cina..



Huangdi Neijing, Canone di Medicina Interna dell'Imperatore Giallo

Vi sono reperti archeologici che testimoniano la pratica del massaggio terapeutico, in Cina, già nel 2550 a.C.
Il Nei-Ching, “Testo Classico di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo”, è uno dei più antichi manuali di medicina del mondo; la datazione si aggira infatti tra il 200 a.C. e l'8 d.C.   Il massaggio è indicato in 30 capitoli,  per esempio,  in "Energia vitale, sangue, costituzione fisica e mentale" leggiamo:
"quando l’organismo è in stato di agitazione, i canali o meridiani sono impediti; conseguentemente il corpo perde di sensibilità e deve essere trattato con il massaggio...".
Nel Nei-Ching si specificava l’uso di diverse tecniche di massaggio e il loro utilizzo  nel trattamento di malattie specifiche e lesioni.
Il testo arriva in Europa nel 1776 grazie a  Jean Joseph Marie Amiot, e Pierre-Martial Cibot, missionari francesi in Cina, che traducono una sintesi del Huangdi Neijing, in cui si trova un elenco di piante medicinali, esercizi e tecniche di massaggio elaborati, introducendo così in Europa parte del sistema di medicina cinese, inclusi gli aspetti legati alla ginnastica e al massaggio.
Ancora all’epoca dell’Imperatore Giallo viene attribuito il “Cong Fou”, testo  in cui  vengono descritti esercizi fisici e vari tipi di massaggio, il cui scopo era il raggiungimento di un perfetto equilibrio psico-fisico. 
Il massaggio era  considerato una delle pratiche più importanti per la cura del corpo ed era già nota l'importanza dei riflessi neurovegetativi legati alla stimolazione delle aree del piede.
Il testo di riferimento giunge in Europa nel 1779, ancora grazie al francese Pierre-Martial Cibot , che lo pubblicò come ‘Avviso du Cong-fou des bonzi Tao-Tse’ , sintesi in lingua francese delle tecniche mediche utilizzate dai sacerdoti taoisti.  
La Medicina Tradizionale Cinese, che include l’agopuntura, la dieta, la moxibustione (ovvero l’uso di coni di artemisia in punti specifici dell'agopuntura che utilizzano il calore come sistema curativo ), il tuina e la ginnastica,  è un vero e proprio sistema di pensiero che non è nelle mie competenze sintetizzare o divulgare senza scadere in imperdonabili banalizzazioni.

Non se ne può parlare senza fare riferimento al taoismo, alla teoria dei meridiani, a quella dei cinque elementi e a un’infinità di argomenti destinati ad appassionare o a scoraggiare a seconda dell’indole di chi legge.
Si può però far cenno ad alcuni aspetti che rendono l’idea della sua complessità: la Medicina Tradizionale Cinese utilizza una teoria anatomica del tutto diversa da quella occidentale.
 Gli organi sono considerati dei complessi funzionali più che strutture anatomiche, questo significa che il medico tradizionale cinese non è interessato all'organo di per sé, ma alle sue funzioni, alle sue relazioni con le altre parti del corpo, con il Ch'i (il soffio, l’energia che anima l’essere umano), con il sangue e così via.
 Anche se il nome di molti organi coincide nelle due medicine, alcuni di essi, come per esempio il pancreas, non sono riconosciuti dalla medicina cinese che, viceversa, ne considera uno (il triplice focolare) non identificato dalla medicina occidentale perché privo di un preciso substrato anatomico. È molto importante inoltre comprendere che nel pensiero cinese non esiste una netta distinzione fra materia ed energia, così come non esiste netta divisione tra psiche e soma.
Un’altra profonda differenza tra la medicina cinese e quella occidentale consiste nel fatto che la prima è una medicina preventiva. 
Citando ancora il Nei-Ching:
“Gli antichi saggi non trattavano quelli che erano già malati, ma quelli che non lo erano”.
Un aspetto fondamentale nella Medicina Tradizionale Cinese è la teoria dei meridiani ossia dei canali energetici che garantiscono l'unione uomo – cosmo.  Entro i meridiani fluisce il Ch'i, (o qi, pronuncia italiana “ci”) una forza di trasformazione presente in ogni manifestazione della natura e nell'uomo ed espressione dell'attività dinamica di due polarità primordiali opposte ma complementari dette Yin e Yang, principi fondamentali dell'universo.
Tutto è inteso come emanazione del Tao, la via, indefinibile principio fondamentale, origine e fine di ogni cosa.