il massaggio, in pratica






I benefici del massaggio sono molti, ecco i principali:

stimola il Sistema Nervoso Parasimpatico (quella branca del Sistema Nervoso Autonomo che controlla le funzioni vegetative: al parasimpatico sono relazionati,  tra l’altro,  il riposo, la quiete, il rilassamento)
stimola  il metabolismo
riattiva  la circolazione sanguigna e linfatica
distende la muscolatura e, grazie alle migliorate condizioni di nutrizione muscolare, esercita un’ azione tonica generale
elimina scorie e tossine
migliora l’ ossigenazione dei tessuti che producono energia con poca formazione di acido lattico
riequilibra i livelli ormonali




Le zone del massaggio: 

viso, testa, collo, spalle, braccia, mani, gambe e piedi
Zone da massaggiare con  cautela sono la faccia antero-laterale del collo, la zona retro-auricolare, il solco tibiale e la zona anteriore del gomito
Di norma si definiscono zone interdette al massaggio (in quanto potrebbe risultare fastidioso o dannoso): tutte le salienze ossee (malleoli, cresta e piatto tibiale, rotula, grande trocantere del femore, cresta iliaca, apofisi spinosa delle vertebre, osso sacro, sterno, clavicola, scapola, gomito-olecrano) e i punti di affioramento di organi vascolari, nervosi e linfatici (cavo popliteo, cavo inguinale, cavo ascellare, cavo o fossa retro-claveolare), organi sessuali.

 Le manovre fondamentali sulle quali il massaggio si basa sono: 

la pressione pura, il movimento primo da cui derivano tutti gli altri;
lo sfioramento, secondo tre livelli di intensità pressoria per il drenaggio dei tre piani: cutaneo, sottocutaneo, muscolare
la  frizione, simile a quella dello sfìoramento,  variano intensità e velocità di esecuzione (e di conseguenza gli effetti)
l’ impastamento, con funzione di scollamento ad effetto elasticizzante
la percussione, stimolante e vasodilatatoria la vibrazione, sedativa o stimolante a seconda dell'intensità

Controindicazioni 

Il massaggio può comportare, in alcuni casi, l'accentuazione dei sintomi, per questo è bene che chi esegue il massaggio faccia compilare al cliente una scheda di anamnesi.
Ecco  i casi in cui evitare il massaggi:
traumi recenti (occorre aspettare la riparazione del tessuto),
processi infiammatori acuti (di origine traumatica, infettiva o allergica)
gravi flebopatie 
insufficienza cardiaca con edema agli arti inferiori (edema di natura secondaria),
patologie del sistema nervoso centrale (SNC) a evoluzione spastica (in realtà più correttamente tale controindicazione è da riferirsi solo a talune manualità, in particolare a quelle che comportano un aumento del tono muscolare)
processi febbrili
neoplasie (per il supposto ma non dimostrato pericolo di diffusione linfatica delle metastasi),
dermatiti o dermatosi