il massaggio, in pratica






I benefici del massaggio sono molti, ecco i principali:

stimola il Sistema Nervoso Parasimpatico (quella branca del Sistema Nervoso Autonomo che controlla le funzioni vegetative: al parasimpatico sono relazionati,  tra l’altro,  il riposo, la quiete, il rilassamento)
stimola  il metabolismo
riattiva  la circolazione sanguigna e linfatica
distende la muscolatura e, grazie alle migliorate condizioni di nutrizione muscolare, esercita un’ azione tonica generale
elimina scorie e tossine
migliora l’ ossigenazione dei tessuti che producono energia con poca formazione di acido lattico
riequilibra i livelli ormonali


Reiki


Il Reiki,  (giapponese rei, universale, ki, energia vitale, il qi cinese)  è una tecnica di riduzione dello stress, di rilassamento e di ripristino del benessere attraverso l'uso dell'energia che permea l'universo e che è parte  di ogni cosa vivente o inanimata. Ferma! Essendo piuttosto scettica, ogni volta che uso la parola “energia” temo un po’ la reazione di chi mi ascolta (io stessa, prima di avvicinarmi al Reiki mal tolleravo il termine). Non si tratta di un eccesso mistico: è la fisica a stabilire che l’energia pervade l'universo e ha un grosso impatto sulla Terra: in ambito biologico  dà vita al mondo degli esseri viventi permettendone le attività; l'esperienza del Reiki permette poi  di sentirla diversamente da come si era fatto prima.
Il Reiki ha dalla sua un’estrema semplicità: non ci sono manovre o manipolazioni, come invece succede in un massaggio: le mani dell'operatore stanno solo vicine o lievemente appoggiate a chi lo riceve.
I benefici sono subito evidenti grazie una potente azione riequilibrante che si manifesta anche a livello emotivo e mentale della persona; non vi sono controindicazioni. 

Massaggio Thailandese

                                               

  
    Una breve, bellissima, dimostrazione di Matteo Lucchini.

Massaggio Tradizionale T(h)ailandese





Anche in Thailandia il massaggio è parte integrante delle tecniche mediche tradizionali. Il massaggio thailandese (o tailandese), anche detto “l'Arte di cura degli Eremiti", è un modo antico e naturale per mantenere una buona vitalità, profondamente radicato nella tradizione popolare Thai.  
 Questo trattamento affonda le sue origini nel 500 a.C., periodo in cui, secondo la leggenda, un medico indiano di nome Jivaca Kumar Bhacca (detto anche Shivago Komarpai o Shevaka Komarpatr), contemporaneo del Principe Siddarta, il Buddha, giunse in Thailandia.
Si racconta che egli portò con sé le tradizioni del suo paese, l'Ayurveda e lo Yoga, che si miscelarono alle tradizioni locali originando quello che oggi conosciamo come massaggio tradizionale thailandese.
 Il primo documento che menziona il Massaggio Thai è una raccolta di memorie di viaggio di Simon de Loubere, francese, frequentatore della Corte Reale Thai di Ayuthaya del 1690.
Questa tecnica è stata tramandata di generazione in generazione dai suoi praticanti, passando dall'ambito familiare all'istituzione di scuole e corsi di formazione professionale, tra cui, per antonomasia, il Wat Po, il più antico tempio di Bangkok, risalente al XVI secolo, che dal 1836 una sorta di università delle antiche arti e scienze tradizionali, tra le quali il massaggio.
 Il massaggio tradizionale thailandese si pratica su tutto il corpo portando pressioni con i palmi, i pollici, i gomiti, talvolta con la pianta del piede ed il ginocchio. Queste pressioni vengono portate lungo i percorsi energetici (Sen) del corpo. Oltre alle pressioni si praticano degli stiramenti che agiscono e stimolano la muscolatura e soprattutto i Sen. 
Il Massaggio Thai risveglia la vitalità, migliora la mobilità rilassando i tessuti e la muscolatura contratta. 
È anche detto Thai yoga in quanto mobilizzazioni e allungamenti portano il ricevente ad assumere posizioni tipiche dello Yoga, ottenendo una maggiore elasticità e flessibilità corporea e migliorando posture scorrette.