Primordi di riflessologia





Dipinto murale contenuto nella tomba d'Akhmahor, massima autorità dopo il re, presso Saqqara, conosciuta anche come la Tomba del medico (inizio della VI dinastia, 2330 a.C.)



Saqqara è la più grande necropoli d’Egitto, oltre che sede della prima piramide, la cui ideazione è attribuita a Imoteph, “colui che viene in pace”, sacerdote- architetto, fondatore della scienza medica egizia: è per questo che in epoca tolemaica, ovvero in seguito alla conquista di Alessandro Magno, in Grecia sarà associato ad Asclepio, e i rituali di guarigione, che includevano i sogni divinatori e i massaggi, erano molto simili.
 L'affresco rappresenta due terapeuti che stanno inequivocabilmente eseguendo un massaggio riflessogeno sulle mani e sui piedi, si tratta quindi di una delle prime testimonianze di riflessologia plantare, già applicata in Cina e India circa cinquemila anni fa.  
 La pressione di punti situati nelle mani e sui piedi, veniva utilizzata principalmente a scopo preventivo ma anche per diagnosticare, in abbinamento con l'osservazione dei polsi e della lingua.