In Grecia, tra massaggi e sogni profetici





Già Omero raccontava dei massaggi di Circe a Ulisse e  della tecnica atta al recupero della salute dei guerrieri che, durante la preparazione al combattimento, si sottoponevano quotidianamente al massaggio.
Con Alessandro Magno e l'invasione di alcune regioni dell’India i medici greci al seguito degli eserciti scoprirono la medicina ayurvedica e frequentarono i centri in cui veniva praticata, si spiega così  l’impressionante somiglianza tra medicina indiana e quella greca.
I Greci svilupparono diverse tecniche:massaggio sportivo legato ai giochi, curativo legato alla medicina e rituale legato ai templi dove avvenivano rituali di guarigione.
Tra i più importanti esponenti della storia della medicina e del massaggio, Asclepio, principe di Tessaglia, divinizzato e venerato, oltre che in Grecia, a Roma, con il nome latinizzato di Esculapio, rappresentava la  massima divinità salutare dell’antica Grecia.
La medicina greca del periodo più antico fu sacerdotale: dunque si svolgeva nei templi, gli asclepieia,  e veniva praticata (meglio sarebbe forse officiata) dai sacerdoti, gli asclepiadi, discendenti diretti di Asclepio: Ippocrate stesso apparteneva alla diciottesima generazione di questo lignaggio, divenuto casta sacerdotale, alla quale competeva l’esercizio e l’insegnamento della medicina.
Prima regola vigente negli asclepieia, edificati sempre in prossimità di una sorgente (non di rado di acqua medicamentosa), era la purificazione del malato che vi accorreva: questa si svolgeva in più giorni e prevedeva numerose abluzioni ed una dieta speciale.
Solo più tardi il paziente veniva ammesso nell’àbaton, sotto i portici del tempio, dove avveniva il sogno profetico. Disteso su pelli di capra, durante il sonno talora forse favorito anche da  oppiacei, egli credeva di vedere Asclepio che gli praticava la cura: in realtà si trattava del sacerdote stesso, camuffato da divinità, che si aggirava tra i dormienti nell’àbaton elargendo pozioni e praticando anche piccoli interventi chirurgici.
Accanto al tempio vi erano palestre e luoghi dove si praticavano massaggi e frizioni e, non di rado, anche un teatro.
Sarà  Erodico (500 a.C.) a fondare la ginnastica medica: nel Gymnasium, i giovani venivano unti con oli aromatizzati e massaggiati, poi cosparsi di finissima polvere per trattenere gli unguenti, prima dell’attività ginnica. In seguito venivano letteralmente strigliati per liberarli della patina d’olio, polvere e sudore e massaggiati nuovamente.Basandosi su conoscenze limitate sulle funzioni del corpo, i primi medici erano tuttavia in grado di utilizzare il massaggio in modo efficace per la cura dell'affaticamento, delle malattie e dei traumi.
Ippocrate (406 a.C.) - medico greco padre della medicina moderna -  confermò le virtù del massaggio dedicando alla pratica massoterapica importanti osservazioni. 
Scriveva: “i medici devono essere esperti in molte cose, tra queste senza dubbio anche il massaggio” e, ancora, “Il rimedio è applicabile ai mali acuti come a quelli cronici e alle varie forme di debolezza, poiché queste cure hanno potere rinnovatore. Mi è spesso sembrato, mentre stavo così curando i miei pazienti, come se le mie mani avessero la singolare proprietà di estrarre i prodotti di rifiuto e le diverse impurità raccolte nelle parti malate”.
 Ippocrate riteneva che il massaggio, insieme ad aria fresca, buon cibo, bagni, musica, riposo e visite di amici, fossero i modi migliori per guarire le malattie.
Della stessa opinione Asclepiade (128 a.C), che si trasferì a Roma per praticare ed insegnare la medicina. 
C'era infatti anche il massaggio tra le  terapie da lui ritenute più valide:vita igienica, astinenza dalla carne, cure climatiche, diete speciali,  idroterapia, ginnastica.
A questo punto potrei dilungarmi sull'importanza d'essere vegetariani, ma solo per il gusto d'immaginare un sospiro di sollievo non lo farò.