Mens sana in corpore sano: quando le terme erano anche biblioteche..



Per tutta la durata dell'Impero Romano, la pratica del massaggio è stata un elemento importante per la cura della salute, tanto da porre il “massista” sullo stesso piano del medico.
Celso, (14 a.C.-37 d.C.), medico Romano vissuto all’inizio dell’era cristiana, grande conoscitore di Ippocrate, sosteneva la necessità di massaggiare il corpo varie volte al giorno, sotto i raggi del sole.

Galeno (129 -216 d.C.)  medico alla Scuola dei Gladiatori a Pergamo, per la preparazione degli esercizi, ordinava che i corpi dei combattenti fossero  strofinati fino a diventare rossi  e poi unti.  Conciliò l’affermazione dei principi ippocratici, sulla base della filosofia aristotelica, con la propria personale esperienza. Fu medico dell’imperatore Marco Aurelio e dedicò molti scritti al massaggio. 

Plinio il Vecchio (23- 79 d.C.) parla del massaggio  in una sua lettera all’Imperatore, spiegando come la sua vita fosse stata salvata da un medico proprio grazie a questa pratica e nel passo 84 del XXX Libro della sua Naturalis Historia descrive i rimedi, offerti dalla medicina popolare, per tutelarsi da incubi ricorrenti:

 "[...] massaggi mattutini e serali fatti con un decotto di lingua, occhi, fiele ed interiora di serpente, lasciato a raffreddare in vino e olio per un giorno e una notte.”
Alle terme si poteva fruire del massaggio non solo come terapia ma anche come cura estetica, mentre i massaggi con olio di anice erano volti a scaldare le membra dei gladiatori e cancellarne la paura.
 
Le prime terme nacquero in luoghi dove era possibile sfruttare le sorgenti naturali di acque calde o dotate di particolari doti curative. Col tempo, soprattutto in età imperiale, si diffusero anche dentro le città, grazie allo sviluppo di tecniche di riscaldamento delle acque sempre più evolute.

In Grecia, tra massaggi e sogni profetici





Già Omero raccontava dei massaggi di Circe a Ulisse e  della tecnica atta al recupero della salute dei guerrieri che, durante la preparazione al combattimento, si sottoponevano quotidianamente al massaggio.
Con Alessandro Magno e l'invasione di alcune regioni dell’India i medici greci al seguito degli eserciti scoprirono la medicina ayurvedica e frequentarono i centri in cui veniva praticata, si spiega così  l’impressionante somiglianza tra medicina indiana e quella greca.
I Greci svilupparono diverse tecniche:massaggio sportivo legato ai giochi, curativo legato alla medicina e rituale legato ai templi dove avvenivano rituali di guarigione.
Tra i più importanti esponenti della storia della medicina e del massaggio, Asclepio, principe di Tessaglia, divinizzato e venerato, oltre che in Grecia, a Roma, con il nome latinizzato di Esculapio, rappresentava la  massima divinità salutare dell’antica Grecia.
La medicina greca del periodo più antico fu sacerdotale: dunque si svolgeva nei templi, gli asclepieia,  e veniva praticata (meglio sarebbe forse officiata) dai sacerdoti, gli asclepiadi, discendenti diretti di Asclepio: Ippocrate stesso apparteneva alla diciottesima generazione di questo lignaggio, divenuto casta sacerdotale, alla quale competeva l’esercizio e l’insegnamento della medicina.
Prima regola vigente negli asclepieia, edificati sempre in prossimità di una sorgente (non di rado di acqua medicamentosa), era la purificazione del malato che vi accorreva: questa si svolgeva in più giorni e prevedeva numerose abluzioni ed una dieta speciale.
Solo più tardi il paziente veniva ammesso nell’àbaton, sotto i portici del tempio, dove avveniva il sogno profetico. Disteso su pelli di capra, durante il sonno talora forse favorito anche da  oppiacei, egli credeva di vedere Asclepio che gli praticava la cura: in realtà si trattava del sacerdote stesso, camuffato da divinità, che si aggirava tra i dormienti nell’àbaton elargendo pozioni e praticando anche piccoli interventi chirurgici.
Accanto al tempio vi erano palestre e luoghi dove si praticavano massaggi e frizioni e, non di rado, anche un teatro.

Aromaterapia


L’aromaterapia è una forma millenaria di cura che sfrutta le virtù preventive e curative degli oli essenziali estratti in maniera naturale attraverso due metodi: la  semplice estrazione meccanica (in particolare per gli agrumi) o òa distillazione a vapore acqueo di una parte specifica della pianta (fiore, frutto, radice, foglia, corteccia).
 Delle 800 000 specie vegetali, solamente dal 10% di esse si possono ottenere delle sostanze. Esse sono volatili e lipofile (ovvero si sciolgono facilmente negli oli) e l' estrema diffusibilità attraverso la pelle ed i tessuti conferisce loro una perfetta capacità di penetrazione che può essere cutanea, orale o respiratoria.
L'essenza aromatica (o olio essenziale) è l’essenza stessa della pianta e contiene la sua forza vitale, la sua energia; il suo utilizzo per la cura del benessere, della bellezza e della salute è di notevole efficacia. 
 L’aromaterapia, è la scienza primaria della Farmacia: nel medioevo i farmacisti venivano chiamati : « Aromatari ».

In breve :

• L’utilizzo delle piante aromatiche risale alla preistoria.
• 4000 anni fa, in Egitto, venivano utilizzate per la disinfezione delle abitazioni, l’imbalsamazione e la preparazione dei cosmetici
• La distillazione degli oli essenziali è una scienza millenaria, messa a punto verso l’anno 
1 000 da Avicenne, noto medico arabo.
• Importata all'epoca delle crociate in Europa, i processi di distillazione non sono oggi molto cambiati.
• Il termine « Aromaterapia » è stato creato in Francia nel 1931, da René Maurice Gattefossé, un farmacista Lionese
• A partire dagli anni 70 metodi di analisi scientifica sono stati elaborati con lo scopo di conoscere nello specifico il profilo Biochimico degli molti oli essenziali e di indentificare le molecole che li compongono (chemotipo)

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